venerdì 27 gennaio 2017

Educare con rispetto!




Insegna al tuo cane tutto quello che vuoi, ma fai in modo che lui ti capisca: sii chiaro su cosa ti aspetti da lui, coerente in quello che chiedi e come lo chiedi, e fagli sapere quando è riuscito nel suo compito ricompensandolo spesso e subito, il tempismo è fondamentale per un cane. Un buon percorso di educazione si fonda sempre sulla comprensione della mente di un cane, di ciò che percepisce e ciò che lo motiva.
Evita gli sbagli ricorrenti di chi ha una visione convenzionale di quello che un cane deve fare: seduto, terra, obbedisci. Il tuo pet non è nato sapendo il significato della parola “Vieni!”. Dovrai insegnarglielo in maniera esplicita, a piccole tappe, e ricompensarlo quando lo farà. I cani sono molto sensibili ai piccoli indizi che arrivano da te, indizi che potrebbero essere gli stessi quando dite “vieni” o “vai”: il tono della voce, la postura, lo stato d’animo. È compito tuo rendere la richiesta precisa e inequivocabile.
Il percorso di educazione può richiedere molto tempo; sii paziente. Quando un cane, benché “educato” non risponde a un richiamo, spesso i proprietari vanno a recuperarlo per poi punirlo, dimenticando che dal punto di vista del cane la punizione sarà legata al loro arrivo e non alla sua precedente disobbedienza. Questo è il modo più rapido ed efficace per convincerlo a non tornare più quando lo chiamerai.
Quello che un cane ha più bisogno di imparare è l’importanza della tua persona, rinforzare il legame, l'accreditamento, facendo anche esercizi di centripetazione e lavorare sulla calma e gli autocontrolli. Un cane che non dà la zampa a comando sarà soltanto un po’ più cane. Fagli capire quali sono i comportamenti che non ti piacciono e sii sempre coerente nel non incoraggiarli.
A nessuno piace che il proprio cane salti addosso alle persone che si avvicinano, ma proviamo a partire dalla premessa che quasi sempre siamo noi a tenerci troppo distanti nel modo in cui comunichiamo con lui e che magari potremmo arrivare a una reciproca comprensione. Sarebbe già un grande passo!

martedì 24 gennaio 2017

Il cucciolo piange e si lamenta?



Prima di portare a casa un cane o un cucciolo, è importante sapere quali comportamenti aspettarsi dal nuovo componente della famiglia. Se avete deciso di adottare un cucciolo, un comportamento particolarmente impegnativo, che ci si dovrebbe aspettare di affrontare è il lamentarsi o piangere.

 
È importante che i cuccioli rimangano con la madre per almeno i primi 60 giorni di vita. Se qualcuno sta cercando di vendervi un cucciolo più piccolo, non è un allevatore responsabile, fuggite a gambe levate e denunciate il fatto.

Un cucciolo troppo piccolo non ha ricevuto l'insegnamento e le informazioni critiche dalla madre e dai fratelli e potrà più facilmente sviluppare, durante la crescita, problemi comportamentali di vario genere.

Anche se adottate un cucciolo agli ideali 60 giorni, è ancora probabile, almeno un po’, che lo sentiate piangere o lamentarsi. La separazione dalla loro madre e dai fratelli spesso può far piangere i cuccioli quando hanno bisogno di qualcosa, o quando sono lasciati soli in quanto non hanno più un riferimento a cui rivolgersi. Ora dovete diventare voi il suo punto di riferimento. La vostra presenza lo aiuterà a sentirsi ogni giorno più sicuro.


Come comunicare a un cucciolo che non serve lamentarsi e piangere?

Dando la vostra fiducia al cucciolo, fargli sentire che ci siete e premiare attivamente momenti di tranquillità con la vostra attenzione.

    
Un cucciolo stanco è un cucciolo tranquillo. Brevi intervalli di esercizio e di formazione di base possono significativamente contribuire a ridurre lamentele e piagnistei. Ma non esagerate, il cucciolo deve fare il cucciolo.
Non usare mai la punizione, l'intimidazione, o il dolore per fermare i lamenti del vostro cucciolo. Ricordate che questa è una risposta istintiva ad un bisogno (che si tratti di fame, sete, desiderio di attenzione, ecc) e quindi dovete insegnare al vostro cucciolo ciò che volete o che non desiderate, rispettando i suoi tempi e il suo stato emotivo, per farlo crescere sano e sicuro di sé!

venerdì 20 gennaio 2017

La copertina, "un'isola sicura"!




Con questo esercizio vogliamo dare al cane la capacità di rilassarsi e un luogo dove farlo.
Ci servono premi per il cane e una copertina adatta alla sua dimensione.
Scegliamo un luogo tranquillo e conosciuto da lui, meglio iniziare in casa.
Descrizione.
Facciamo vedere al cane che appoggiamo a terra la copertina e lo premiamo non
appena l’annusa o ci sale o ci si sdraia sopra.
Premiamolo con un bocconcino in modo lento e tranquillo, senza
usare la voce e senza toccarlo.
Diamogli un bocconcino ogni volta che si rilassa sulla copertina in qualsiasi posizione si mette, fino a premiarlo solo quando andrà lì per riposare. Il premio deve essere una sorpresa per il cane, deve arrivare improvvisamente senza che se ne accorga, altrimenti stiamo premiando la posizione ma non lo stato d’animo, la calma. Quando usciamo di casa, togliamo la copertina.
I nostri movimenti devono rispecchiare gli obiettivi dell’esercizio e cioè essere tranquilli e armonici.
Il cane sarà premiato quando sceglierà autonomamente di rilassarsi sulla copertina senza che siamo noi a mandarcelo.
Il cane non dovrà mai essere mandato sulla copertina dopo un rimprovero o
come castigo per far si che non la associ a qualcosa di sgradevole.
Evitiamo che nel riporre la copertina il cane ci giochi; dovrà essere una specie di “isola sicura”, un pezzo di casa, che il proprietario potrà portare con sé facilmente da amici o a una cena al ristorante.
Va da se che mentre il cane è tranquillo e rilassato sulla copertina, ovunque sia, non dovrà essere disturbato se non per ricevere blande gratifiche di conferma.

domenica 15 gennaio 2017

Cucciolo. Le basi per crescerlo sano e sicuro!



Un cucciolo ha bisogno di una buona base di apprendimento al fine di diventare un adulto sicuro di se. Ma l'apprendimento non è solo insegnare al vostro cucciolo i comportamenti base, come sedersi e rimanere fermo. L'aspetto più importante del processo di apprendimento è introdurre il vostro cucciolo in ambienti e situazioni che gli daranno un bagaglio esperienziale utile per il resto della vita. Insegnargli a comunicare con le persone, con altri cani e animali lo incoraggerà a essere socialmente sicuro man mano che cresce. Abituarlo lentamente al tocco umano eviterà avversioni in età adulta.

Il cervello di un cucciolo è come una spugna e ogni esperienza sarà ben catalogata nella sua memoria, contribuendo a costruire la sua personalità. Mentre un cucciolo potrebbe essere nato con un certo temperamento, è il modo in cui sarà cresciuto che determinerà veramente la sua personalità. Più esperienze positive farà e più sarà sicuro di se da adulto. I cuccioli imparano tutto il tempo, non solo quando vengono educati, quindi il comportamento e il modo di gestirlo quotidianamente, influenzerà il suo sviluppo. Punizioni e mano dura come collari a strozzo o elettrici danneggeranno a volte irrimediabilmente la sua crescita.  Hanno bisogno di essere guidati delicatamente nel prendere buone decisioni, avere il permesso di curiosare e perlustrare ambienti nuovi, avendo cura di rinforzare i buoni comportamenti e, reindirizzarli verso un’alternativa in quelli che non desideriamo. Tutti i cuccioli hanno bisogno di confini, ma questi devono essere forniti in modo da non instillare paura. Un cucciolo che sperimenta la paura, man mano che cresce è più probabile che diventi reattivo e inizi a mostrare stress e un comportamento aggressivo, da adolescente e in età adulta.

Dare al tuo cucciolo una buona base di apprendimento pagherà per tutta la vita. I cuccioli sono sicuramente carini e dolci ma crescendo possono diventare più impegnativi. Vedere un cucciolo svilupparsi in un adulto sicuro di sé, però, oltre a darci grandissime soddisfazioni, farà vivere il cane in uno stato di benessere emotivo.

venerdì 13 gennaio 2017

Il tuo cane ha paura dell'auto?


Se il vostro cane sbava o vomita in macchina, potrebbe essere perché sta vivendo i sintomi di una cinetosi. Il veterinario in questo caso può esservi d’aiuto, ma se continua a mostrare questi segnali di stress, potrebbe essere perché ha paura. Se sospettate che il vostro cane stia avendo un momento difficile associato a un brutto rapporto con la macchina, ci sono alcune cose che potete fare per rendere l'esperienza più piacevole per lui.
Iniziate mostrando al vostro cane che stare in macchina è una cosa bella. Durante le passeggiate (ho fiducia in voi che siano almeno tre) in diversi momenti durante il giorno, fate giocare il cane nei pressi dell’auto a motore spento e deliziatelo ogni tanto con qualche bocconcino appetitoso. In seguito salite e sedetevi accanto a lui in macchina con la porta aperta in modo che possa scegliere di uscire quando e se vuole farlo. Dare la libertà al cane di fare scelte contribuirà ad aumentare la sua fiducia.
Date ora al vostro cane un giocattolo di gomma resistente pieno di cibo da masticare o leccare quando è in macchina. Nel caso prendesse la decisione di scendere dall’auto, ponetegli il giocattolo in macchina per mostrargli ancora una volta che l'auto è il luogo dove si ottengono cose buone. 

Se utilizzate un trasportino, (noi lo consigliamo) mettetelo in macchina in modo che diventi una tana comoda per lui, consentendogli di entrare e uscire liberamente quando vuole. Appena vedete che il vostro cane è in grado di rilassarsi in macchina, fatevi aiutare da un collaboratore che accenda il motore mentre voi state seduti con lui, ma in questa fase non guidate da nessuna parte. Semplicemente confortatelo mentre il motore è in funzione.
Iniziate a percorrere brevi distanze, aumentando gradualmente una volta che lo vedete più sicuro. Assicuratevi che il percorso fatto conduca il cane sempre a fare cose belle, una passeggiata nel parco, attività piacevoli o tornare a casa. Alcuni cani sono portati in auto solo in occasione delle visite dal veterinario e il rischio sarà di un’associazione a cose negative, diventa in sostanza una punizione.
Un’idea fantastica è la riproduzione di musica rilassante mentre il motore è in funzione e si sta guidando, per favorire la calma.
Va da sé che un cane non dovrebbe mai essere lasciato solo in una macchina quando fuori è caldo o troppo freddo.
Associate più cose positive possibili all’esperienza del vostro cane con l’auto e non vedrà l’ora di salirci perché saprà che lo stanno aspettando cose fantastiche!

giovedì 12 gennaio 2017

Il tuo cane è agitato? Lavora sulla calma!



Osserviamo il nostro cane. Osserviamo in quale stato emotivo trascorre la maggior parte della giornata e come, in quali occasioni, questo stato si modifica.
C’è differenza tra starsene tranquilli e camminare o correre avanti e indietro per caso come in preda ad un attacco di panico, magari mordicchiando i mobili e gli oggetti di casa qua e là o leccandosi freneticamente le zampe. Ovvio che sia preferibile un cane interessato al mondo e curioso anziché uno completamente apatico che non mostra attrazione verso ciò che lo circonda. Chiaramente stiamo parlando di situazioni normali, quando cioè noi e il nostro cane siamo in casa, tranquilli e non c’è niente che sta sconvolgendo la nostra quotidianità.
Se ci stiamo preparando per uscire oppure stiamo iniziando una sessione di gioco o, ancora, è appena entrato un ospite, è normale che vada in eccitazione. Così anche quando torniamo a casa dopo una lunga passeggiata o un viaggio, se il cane ha appena mangiato, è buio e silenzioso, è altrettanto naturale che preferisca riposarsi piuttosto che interessarsi di qualcosa. Ma se nelle situazioni normali, il nostro peloso è irrequieto o apatico, oppure alterna momenti di inquietudine a momenti di apatia, senza mai rimanere in uno stato di calma allora c’è qualcosa che non quadra e dovremmo adoperarci per migliorare il suo stato di benessere.
Il cane che sa stare tranquillo sulla copertina osservando il mondo o mordicchiando un giocattolo e che all’occorrenza sa interessarsi di quello che gli accade intorno, con attenzione ma anche concentrazione, è un cane che sta bene. L’irrequietezza o facilità di eccitazione ci dice che il cane è troppo attivato – in etologia si chiama “stato di alto arousal” – e questo lo rende estremamente reattivo e sensibile a tutto quello che gli capita, ma anche insofferente verso l’inattività: insomma, il cane non sta bene. Quindi anche quando si eccita per qualsiasi motivo, la passeggiata piuttosto che l’arrivo a casa di un estraneo, è preferibile lavorare sulla calma e non rinforzare quello stato.
Cosa fare allora? La migliore strategia è il silenzio e aspettare che il cane si tranquillizzi per poi dargli attenzione quando è calmo. Una predisposizione a stare in una fase di alta arousal rende il cane più reattivo: abbaiare, mordicchiare, saltare addosso, correre;  questi comportamenti rappresentano importanti problemi nella relazione, ma soprattutto rendono il cane inquieto e quindi sofferente e predisposto a problematiche comportamentali come l’ansia, l’irritabilità, la compulsività.
Per evitare questa cosa è indispensabile lavorare sulla calma, quindi premiamo il cane con attenzioni e bocconcini appetitosi, ogni volta che sta tranquillo, evitando di fare con lui giochi eccitatori tipo pallina o tira e molla preferendo magari la ricerca olfattiva. Anche lo stato di apatia, ovvero di “bassa arousal”, va evitato, cercando di far fare al cane passeggiate all’aperto, incontri con altri cani e gioco, ma è statistico che la maggior parte dei problemi lamentati dalle persone riguardano la facilità di eccitazione del loro cane.
L’alta arousal rende il cane irrefrenabile e lo porta a reagire a ogni stimolo in modo smodato. Una delle cose più importanti nell’educazione del cane è la sua capacità di evitare il comportamento istintivo. È molto importante perché la maggior parte dei problemi possono ricondursi proprio a questo.
Il comportamento istintivo  crea problemi durante le passeggiate, nelle zone affollate, al bar o al ristorante– solo per fare alcuni esempi – perché sempre nella quotidianità si presentano quelle situazioni classiche che possono scaturire un comportamento impulsivo.
Sviluppare la capacità riflessiva del cane non vuol dire inibirlo, ma piuttosto rafforzare delle espressioni di proposta e risposta a livello sociale ed emotivo. Il comportamento impulsivo può dar luogo a diversi problemi tra i quali: il cane non ascolta più e non collabora ma agisce in modo individuale; scarso autocontrollo, ovvero non riesce a controllare il suo comportamento; passa da momenti di alta arousal a improvvise cadute di attivazione.
Il comportamento impulsivo crea problemi di gestione del cane e provoca situazioni di stress e disagio. Insegnare ad un cane a “pensare” si fa attraverso un lavoro che valorizza le capacità cognitive. Per esempio aumentare le conoscenze, sviluppare gli autocontrolli, favorire lo stato di calma, migliorare la relazione secondo un principio di partnership, cercando di rendere l’arousal più stabile e intermedio possibile.
Anche gli esercizi di relazione, ossia sulla collaborazione con il proprietario per ottenere quello che si desidera, esercizi sulla richiesta e sui permessi, aiutano a rallentare l’impulsività perché abituano il cane a non agire da solo. Infine per potenziare la riflessività è importante dare al cane quante più conoscenze possibile ovvero arricchire il suo piano d’esperienza. Quante più competenze daremo al cane tanto più lo aiuteremo ad affrontare in modo riflessivo le situazioni quotidiane.